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Nuova Città di Busseto Stampa E-mail
Scritto da Damiano Leoncelli   
lunedì 04 marzo 2013
Autore schedaConcari Andrea, Leoncelli Damiano
ToponimoNuova Città di Busseto
StatoITALY
Anno di progetto2013
Docente tutorVentura
CollocazioneIndipendente
Sito{sito}
IdrografiaAffiancata a torrente
Tipologia funzionale
Abitanti37703
Superficie752 ha
Densità abitativa
CENNI STORICI: 

Busseto, comune di 7.052 abitanti nella Provincia di Parma, diventa città nel 
1533 e presenta una figura a quadrilatero. In passato fu capitale dello stato 
Pallavicino. Confina: a nord con i Comuni di Soragna e Fidenza, a sud con 
Fidenza e Alseno mentre ad ovest con Alseno, Besenzone e Villanova 
sull'Arda. Il nome Busseto ("Buxetum") deriva, appunto dal latino, "buxus", e, 
quindi, bosco. Nella seconda metà del XIX secolo la città fu soggetta a numerose opere edilizie e 
urbanistiche che determinarono il volto attuale del suo centro storico.
 
LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA: 

Busseto si trova a 41 km da Parma nella bassa parmense ed è, relativamente, vicina al fiume Po (da 
cui dista, infatti, circa 8 km). Nelle vicinanze scorre il torrente Ongina che confluisce proprio nel Po. 

DATI STATISTICI: 

Durante l’arco dell’anno la temperatura media è di circa tredici gradi, con minime di -2, e massime di 
30 gradi, per quanto riguarda la pioggia, ogni anno cadono circa 750 mm di acqua. E’ una zona a bassa 
sismicità codice: zona tre, è a 40 m.s.l.m. 

La massima evoluzione demografica del paese si registra nel 1936 con quasi 10.000 abitanti, mentre 
oggi ne ospita poco più di 7.000. La densità di abitanti è di 92,26 ab./km² per un’estensione territoriale di 76,44 km². 

La città è, inoltre, dotata di un collegamento ferroviario lungo la tratta Cremona-Fidenza. 

PECULIARITÀ’: 

-Carnevale di Busseto: 

Molto importante per la città è il caratteristico carnevale di Busseto; nato a partire da circa metà 
dell'800 a Busseto si svolge nelle domeniche dei mesi di gennaio e febbraio durante le quali hanno 
luogo le sfilate di carri allegorici di cartapesta, accompagnati da maschere a piedi, bande e majorette. Il 
Carnevale di Busseto, nonostante le interruzioni dovute alle guerre e, in anni più recenti, alla mancanza 
di fondi, è ormai entrato a far parte della tradizione del paese che, ogni anno, è affollato da una grande 
moltitudine di persone che vuole assistere all'evento. La realizzazione della manifestazione è dovuta 
all'associazione Amici della Cartapesta che da ormai molti anni si occupa della realizzazione dei carri. 

-Festival Verdi: 

Un altro evento molto importante è Il Festival Verdi, manifestazione nata a Roncole Verdi, un paesino 
poco distante dalla città, a metà degli anni ottanta e che ha avuto luogo fino al 1993, anche se, 
nel 2001 è stato reintrodotto in occasione delle Celebrazioni Nazionali del Centenario Verdiano e 
proposto annualmente nel periodo tardo-primaverile. Dal 2007 la manifestazione prende vita in ottobre. 
 
Vi sono anche alcuni edifici degni di nota: 

-Il teatro Giuseppe Verdi: inaugurato nel 1868, molto 
apprezzato nel panorama musicale italiano ed 
internazionale. 
 
-Villa Pallavicino: (denominata anche Boffalora): costruzione di 
arte rinascimentale che sorge al di fuori delle antiche mura della 
città di Busseto, ospita al suo interno il Museo Nazionale Giuseppe 
Verdi. 

L’autore del progetto non è stato identificato chiaramente, si 
pensa, probabilmente, al Bramante o al Vignola. La villa sorse agli 
inizi del XVI secolo per volere di Matteo Marri e presenta una 
particolare pianta a scacchiera che ricorda lo stemma dei signori di 
Busseto , ricordiamo, inoltre, che la scacchiera è simbolo di vittoria ottenuta, in petto all'aquila 
imperiale. 

-Rocca Pallavicino: 

La Rocca fu edificata ai tempi di Adalberto Pallavicino, capostipite della famiglia, nel XI secolo circa; 
nella prima metà del duecento venne completamente riedificata da Oberto il Grande. La Rocca era 
circondata da un fossato ed un ponte levatoio la collegava alla piazza; nel tempo, però, essa è stata 
distrutta e ricostruita più volte e ha quindi perso il ponte 
levatoio e parte delle mura di cinta. Nel 1857 fu ricostruita 
quasi per intero, in stile neogotico. La Rocca, al cui interno si 
trova il Teatro Verdi, è ora il Palazzo Municipale, sede del 
Comune di Busseto. 

-Collegiata di San Bartolomeo Apostolo: 

La costruzione della Collegiata sui ruderi della preesistente 
Chiesa di San Nicolò ha inizio nel 1437 su ordine di Orlando 
Pallavicino il Magnifico. 

L'edificio consta di una navata centrale e due navate laterali. 
Nella Collegiata sono, inoltre, conservati i tondi con i Misteri 
del Rosario di Vincenzo Campi e importanti affreschi 
raffiguranti Padri e Dottori della Chiesa di Michelangelo 
Anselmi. 
 
BUSSETO E LO SPORT: 

Per quanto riguarda gli impianti sportivi, le partite casalinghe delle squadre di calcio bussetane, ossi il 
Pallavicino e il Busseto, si disputano allo stadio comunale "Fausto Cavagna" la cui capienza è di circa 
1.000 spettatori. Mentre il palazzetto dello sport comunale, gestito dalla società sportiva CSI AVIS 
Busseto ospita un campo multifunzionale per la pallavolo e il basket. All'esterno del palazzetto sorgono 
un campo da tennis con superficie sintetica, un campo da calcio e un campo da basket. 
 
IL PROGETTO DELLA NUOVA BUSSETO: 


La nuova Busseto sorge esattamente sopra quella antica, lasciando immutato quelli che sono i suoi 
due simboli più importanti: il Palazzo Pallavicino e la Rocca Pallavicino.
 
Questi sono i simboli importanti che in passato hanno caratterizzato la vecchia Busseto e ora ne 
caratterizzano la nuova. 

Il Palazzo Pallavicino, infatti, diventa il cuore del nuovo parco, mentre la Rocca viene inserita nella 
nuova piazza grande della cittadina, mantenendo il suo valore simbolico centrale. 

La nuova città segue l’asse di riferimento creato dall'importante Strada Statale 558, eccezione fatta per 
il centro che ruota di 45 gradi questa maglia al fine di creare discontinuità e caratterizzarsi in modo 
profondamente riconoscibile e speciale rispetto al resto della città, diventando, allo stesso tempo, 
elemento di rottura e nucleo forte che caratterizza la centralità della nuova Busseto. Un'altra piccola 
variante è caratterizzata dai due quartieri ad Est della città che, per meglio inserirsi nell'ambiente 
circostante, si adattano alla centuriazione. 

-SISTEMI DI COLLEGAMENTO: 

Strade: 

La nuova città mantiene immutato l’asse generatore che era già presente nella vecchia città, la strada 
statale 558 è, infatti, l’arteria principale di collegamento stradale, che mette in comunicazione Busseto 
alla vicina Fidenza e all'autostrada A1. 

Un ruolo importante lo svolgono anche la Strada Provinciale 11 che conduce a Soragna, la Strada 
Provinciale 94 che porta nel paese di Polesine Parmense e, soprattutto, al Fiume Po. 

Internamente la città ha una determinata e precisa gerarchia di strade.
 
Di grande importanza, poi, sono i due viali del centro a valenza commerciale (immagine delle due vie) 
questi viali sono il cuore pulsante della città. Un viale è la proiezione della Strada Statale 558 che, in 
questo settore, viene pedonalizzata, e che crea un segno forte di rottura nella maglia compositiva del 
centro. Ai lati della strada sorgono edifici commerciali su tre livelli aventi, ai piani inferiori, funzioni 
commerciali, mentre i piani superiori hanno funzione abitativa, o, in alternativa, sono occupati da uffici. 
L’altro viale segue la trama dell’edificato ed è un asse commerciale-strategico importantissimo per la 
nuova città; lungo la via non solo sorgono edifici commerciali come in quello sopracitato, ma, piuttosto, 
vi troviamo il centro culturale della città rappresentato dai quattro licei, il centro amministrativo della 
città, costituito, ovviamente, dal municipio, e la piazza grande sulla quale si affaccia Rocca Pallavicino. 
Questi due viali, inoltre, hanno anche la funzione di ospitare le sfilate dei carri dello storico carnevale di 
Busseto seguendo un percorso che troverà sfogo finale nella piazza grande. 
 
Stazione: 

Un’importante arteria di collegamento della nuova Busseto è costituita dalla ferrovia, che era già 
presente nel territorio e che ed è rimasta immutata nella sua forma, collega Busseto a Cremona e a 
Fidenza. Si è deciso di interrare il tratto urbano della ferrovia in modo da rendere la città più omogenea 
ed eliminare i disagi che una ferrovia, a livello stradale, può comportare sia dal punto di vista 
paesaggistico che da quello viabilistico, ed è posta in un importante snodo cittadino tra la Strada 
Statale e l’inizio dei due viali commerciali oltre che dei parchi urbani, ed è, inoltre dotata di un 
parcheggio scambiatore e del deposito dei bus. Per la sua realizzazione abbiamo studiato, tra le altre, il 
funzionamento della stazione Canary Wharf della Metropolitana Londinese, della stazione Termini di 
Roma e della stazione Atocha di Madrid. I treni sono interrati e la struttura funziona su più livelli. Per la 
realizzazione della ferrovia interrata inoltre abbiamo studiato i progetti tecnici dell’euro tunnel sul canale 
della Manica. 
 
-Sistema del verde/sistema fluviale: 

Uno dei concetti chiave nella progettazione della nuova Busseto è stato quello della settorializzazione tra i 
vari quartieri della città, per dare un ordine e gestire al meglio anche lo sviluppo futuro. 

La città è, infatti, divisa in tre macro anelli, si parte da quello più periferico con maggior verde e minor 
densità insediativa fino ad arrivare a quello del centro in cui si ha minor verde ma maggiore densità 
insediativa. 

Queste zone sono divise da una fascia di verde, questa fascia costituisce, inoltre, un percorso studiato 
per consentire agli abitanti di raggiungere a piedi, o in bicicletta, le scuole, le parrocchie e le biblioteche 
di quartiere senza doversi spostare lungo la strada, in un ambiente che risulta essere, quindi, più 
sicuro, divertente e rilassante. 

Il centro invece è separato dal resto della città tramite un sistema di canali che permette di controllare e 
limitare il traffico di auto nel centro e creare una netta divisione tra esso e il resto della città, 
valorizzandolo ulteriormente. L’acqua è ottenuta dal vicino torrente Ongina, in questo tratto, ormai, 
prossimo a riversarsi nel Po 

Nella realizzazione di questo schema si è tenuto conto e si è studiato da prima il funzionamento della 
città di Amsterdam, in particolare della funzione strategica dei canali, poi si è cercato un esempio in cui 
si avesse a che fare con un corso d’acqua, quindi si è preso in esame l’esempio Berlinese, mentre, nei 
percorsi verdi, l’esempio della città-giardino di Howard. 
 
-Zona Industriale : 

Pur non essendo una città che basa il suo sviluppo sull'industria, la nuova Busseto ha previsto un’area 
di sviluppo industriale che, durante gli anni, potrà crescere ed inglobare un'altra zona, già predisposta a 
tale funzione, situata appena fuori dalla città. La nuova Busseto avrà, pertanto, connotati della città 
agricola uniti a quelli del commercio, le industrie quindi dovranno essere finalizzate allo sviluppo nel 
terziario. 

La zona industriale è situata a Sud della città ed è servita dalle maggiori arterie cittadine, tra le quali 
abbiamo anche il treno, vi è la predisposizione per una stazione interamente dedicata all’industria ed è 
separata dal resto della città grazie ad un’area verde che funge da filtro tra l’abitato e l’industria. 
 
-Zona Sportiva: 

 La cittadella dello sport di nuova Busseto sorge nell'area 
Nord-Est della città, è un complesso che comprende campi da calcio,calcetto,baseball,tennis,aree 
verdi, uno stadio con tribune e una pista d’atletica, inoltre un palazzetto dello sport, parcheggi e aree di 
raccolta. 
Questa zona è servita da strade e dal circuito pedonale ciclabile dei percorsi verdi, ed è un quartiere 
ideale per la vita della comunità e che dona notevole prestigio alla nuova città anche grazie al nuovo 
design con cui sono stati realizzati lo stadio e il palazzetto dello sport. 
 
-I parchi: 

Oltre ai percorsi verdi e ai parchi di 
quartiere la città è dotata di tre grandi 
parchi. 

Il primo deve il suo sviluppo a Palazzo 
Pallavicino cosi come parco Sempione a 
Milano, il complesso del palazzo è 
integrato in una nuova dimensione in cui è 
l’asse generante per un parco all'italiana 
confinato dai canali cittadini, e le sue 
geometrie si rispecchiano in quelle del 
parco. 

Il secondo parco è quello che prende vita 
tra il rigoroso parco all'italiana e la zona di 
rispetto fluviale adiacente, sorge quindi un 
parco all'inglese che, superata l’area di 
mediazione con quello all'italiana, diventa 
sempre più selvaggio e quasi di spirito 
neoromantico; i percorsi nel verde hanno 
due punti focali: i laghetti, qui i cittadini 
potranno recuperare il contatto con la 
natura che caratterizzava queste zone 
prima della bonifica della pianura padana. 
Una vera e propria oasi verde. 

Il terzo parco che è doveroso citare è 
quello che si crea nell'area soprastante 
alla ferrovia interrata, questa zona non 
edificabile è quindi sfruttata a verde 
creando un percorso che costeggia i canali del centro e il parco all'italiana, un altro percorso verde 
molto importante per la nuova città di Busseto. 
 
  
 
 
Bibliografia
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