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Nuova città di Sabbioneta Stampa E-mail
Scritto da Damianos Damianakos   
mercoledì 18 dicembre 2013
Autore schedaBotti, Mastinelli, Pini
ToponimoSabbioneta
StatoITALY
Anno di progetto2013
Docente tutorP. Ventura, M. Cillis
CollocazioneIndipendente
Sito{sito}
Idrografia
Tipologia funzionaleUniversitaria
Abitanti35658
Superficie1043.65 ha
Densità abitativa
L’AMBITO TERRITORIALE
Sabbioneta è un comune lombardo della provincia di Mantova di circa 4300 abitanti; presenta una superficie di 37  km^2 e una densità di circa 114 ab/ km^2.
Il suo territorio è, per l’intera estensione, completamente pianeggiante, infatti la sua altitudine è pari a circa 18 m s.l.m. (con un massimo di 25 m).
La città è considerata uno dei massimi esempi dello stile architettonico rinascimentale lombardo. Città di fondazione, voluta e costruita da un solo uomo, è chiusa dalla possente cortina muraria difensiva e contiene eccellenti esempi di architettura. Si trova in una posizione geografica molto felice al centro della pianura padana e baricentrica rispetto a Parma, Mantova, Cremona, Reggio Emilia, il lago di Garda. Immersa nel verde può essere la base per escursioni naturalistiche; diversi parchi regionali e fluviali si trovano a poca distanza. Di notevole interesse turistico sono gli argini circondariali percorribili in bicicletta.
Definita, nel corso dei secoli, “Piccola Atene” e “Nuova Roma”, Sabbioneta è oggi inserita nella lista del Patrimonio dell’Umanità UNESCO, è Bandiera Arancione del Touring, è uno dei ”Borghi più belli d’Italia”.

LA NUOVA SABBIONETA
Il nostro studio della città e del territorio è partito dall’ analisi dei confini e della sua morfologia. Come abbiamo precedentemente descritto Sabbioneta è posta in una zona prevalentemente pianeggiante non delimitata da confini idrologici. L’espansione della città, dunque, si poteva effettuare in ogni direzione. Il limite che abbiamo considerato è stato quello stradale che si concretizza nella viabilità extraurbana principale che tocca tangenzialmente a sud la città.
Da qui la città ha trovato un’ espansione a raggiera, scandita da una griglia stradale che ricalca l’ orditura dei campi della campagna circostante.
Per l’ immenso valore storico, artistico e culturale di Sabbioneta si è pensato di conservare la parte storica della città. E’ stata mantenuta anche una zona di rispetto ambientale ai bordi delle vecchie mura della città fortificata. Sono conservati dunque l’area che occupava il vecchio fossato e qualche metro oltre quest’ultimo per ogni lato del perimetro.
A questo punto intorno al vecchio centro si espande una città di cui questo stesso centro è il punto geometrico focale, ma non il centro nevralgico delle nuove attività e funzioni che hanno trovato luogo in un nuovo centro posto nell’ area superiore alle vecchie mura.
Altre funzioni importanti (ospedale, zona industriale, cinema e zone commerciali e di svago) sono state inserite per dare servizi sufficienti ad una città la cui espansione progettuale  è notevole: da circa 4.000 fino a 35.568.000 abitanti.
La viabilità
Parte integrante e fondamentale del progetto sono i grandi boulevard alberati. Questi diventano fondamentali per la viabilità e per assicurare una funzionale suddivisione degli spazi.
Tre grandi boulevard circolari si dispongono suddividendo la città orizzontalmente in tre fasce.
I quartieri nascono dalle intersezioni tra i boulevard trasversali, le vecchie mura e la tangenziale che diviene il nuovo limite fisico-stradale della città.
Su tutti i grandi percorsi stradali è prevista una rete di autobus attiva per tutte le ventiquattro ore in modo da garantire la fruibilità dei servizi offerti dalla città in tempi più liberi e in tutta sicurezza.
E’ prevista anche un tipo di viabilità ciclabile che corre all’interno di percorsi immersi nel verde con una vegetazione creata ad hoc per fungere da barriera per il traffico e in sintonia con l’idea di una città ‘’green’’, rispettosa dell’ ambiente e  dei suoi abitanti.
Parchi, giardini e aree verdi
Il verde stradale permette l’arredo di vie, viali, piazze e parcheggi. Rappresenta una tipologia di verde estremamente importante che condiziona in modo sostanziale il paesaggio e l’ambiente urbano e la grande viabilità, ed è composto in prevalenza da alberi e arbusti.
I viali alberati (detti anche alberate) di frequente sono intimamente connessi alla storia delle città e costituiscono, dunque, un patrimonio da salvaguardare. Spesso si rende necessaria la sostituzione degli individui presenti, per ragioni derivanti da cattive condizioni fitosanitarie delle piante e per la sicurezza pubblica.
Il verde urbano è un elemento dell'ambiente costruito in fondamentale relazione con il paesaggio.
I grandi giardini offrono la possibilità di avere una città pulita in cui gli spazi verdi si compenetrano nel tessuto urbano-edilizio creando possibilità di momenti di svago all’aria aperta e possibilità di estraniarsi dalla frenesia cittadina senza allontanarsi troppo dal centro vitale della città. I parchi urbani possono essere caratterizzati dalla suddivisione in zone con diverse funzioni (riposo, gioco, attività sportive, servizi, centri culturali e ricreativi). Si deve sottolineare anche l'importantissimo ruolo del verde dal punto di vista bioclimatico, visto che l'evapotraspirazione prodotta dalle piante può contribuire ad una sensibile mitigazione della temperatura estiva nelle aree urbane.
Da non dimenticare è anche la funzione del verde dal punto di vista sanitario: in certe aree urbane, in particolare vicino agli ospedali, la presenza del verde contribuisce alla creazione di un ambiente che favorisce la convalescenza dei degenti, sia per la presenza di essenze aromatiche e balsamiche, sia per l’effetto di mitigazione del microclima, sia anche per l’effetto psicologico prodotto dalla vista riposante di un’area verde ben curata.
In aree espansione periurbana razionalmente pianificate, il verde dei parchi assume anche un ruolo di integrazione e sostituzione del sistema agricolo e forestale, diventando oltretutto un elemento di caratterizzazione ambientale e di mitigazione del clima urbano. Fra l’altro la presenza di ampie zone verdi peri- o infra-urbane, gestite a parco, consente l’insediamento e la migrazione di una ricca fauna stanziale e migratoria, contribuendo così ulteriormente al riequilibrio di un ecosistema fortemente sbilanciato in senso degradativo quale è in genere quello urbano.
Per quanto riguarda gli spazi verdi di quartiere si tratta in genere di piccole aree verdi presenti in diversi punti del tessuto urbano.
Gli spazi verdi di quartiere sono utilizzati prevalentemente dagli abitanti della zona, che utilizzano queste aree con funzione ricreativa, di svago e di incontro. I criteri di progettazione di questi spazi verdi, considerato l’utilizzo generalmente intensivo, a fronte di una modesta estensione, devono essere semplici:  alberi, arbusti e zone a prato vanno ubicati in modo da alternare zone d’ombra a zone al sole; devono essere previste aree pavimentate attrezzate per il gioco e la sosta, anche per limitare un eccessivo utilizzo dei prati; le specie da utilizzare devono essere rustiche e non particolarmente vigorose, per consentire una manutenzione ridotta; le barriere architettoniche devono essere eliminate, per consentire il libero movimento anche ai portatori di handicap.
Il campus universitario come nuovo polo culturale
Il nostro progetto si fonda su precisi assunti: fare del Campus un “ponte” verso la modernità, restituire all’area e alla città un “sito” urbano di rilevanza ambientale e culturale, rilanciare l’immagine culturale della città trasformando Il Campus Scolastico in un centro attivo 24 ore su 24, sede di iniziative in grado di coinvolgere anche i cittadini.
Tra i primi interventi necessari alla riqualificazione, quello della “connessione” sembra essenziale ai fini del raggiungimento dei suddetti obiettivi. Attraverso un sistema di “percorsi attrezzati e complessi” con attraversamenti pedonali integrati alle componenti ambientali si vuole garantire una fruibilità ed un’accessibilità continua ed agevole di tutto il polo scolastico. I percorsi diventano, così, assi di servizio e comunicazione all’interno di un nuovo Campus immerso nel verde; assi di attraversamento e di sosta gerarchizzati come elementi di ricucitura che elevano il grado di rilevanza sociale, culturale e funzionale dell’intera area, trasformandosi in magneti di socialità e di diverse attività all’aperto, nelle diverse stagioni e nell’arco dell’intera giornata.
Nel paesaggio antropico, e nello specifico del Campus scolastico, in cui le attività all’aperto possono avere grande importanza in termini didattici, ricreativi, sportivi, sociali, la vegetazione (alberi, arbusti, manti erbosi, rampicanti, ecc) assume un ruolo funzionale ben preciso, poiché può fungere da “elemento d’arredo” (“pareti”, “soffitti”, “pavimenti”) nella definizione e nel disegno degli spazi aperti, da barriera visiva ed acustica, da frangivento, da superficie calpestabile per attività ricreative, sportive e di relax, da elemento ombreggiante, da filtro per gli inquinanti, e può contribuire soprattutto al miglioramento microclimatico. Nello specifico progetto ciò ha richiesto uno studio attento che ha tenuto conto delle condizioni climatiche, del contesto, della specifica funzione che il verde deve assolvere, degli aspetti ambientali, economici e manutentivi da dover soddisfare. La scelta delle essenze da piantumare ha privilegiato, viste le alte temperature e il livello di umidità, la messa a dimora di sole essenze autoctone (arboree ed arbustive) per lo più caducifoglie, in grado di sopravvivere alle condizioni più estreme di caldo e siccità, richiedendo una bassissima manutenzione ed irrigazione, pur salvaguardando la qualità visiva e prestazionale in termini ambientali e di semplice arredo (vd. Schema vegetazionale).
Si è creato in parallelo con la maglia progettuale un’analoga maglia del verde, collegata ed amalgamata con i percorsi pedonali ed in grado, nelle parti più a margine, di proteggere il Campus dal traffico veicolare, riducendone l’inquinamento visivo, acustico e quello legato alle emissioni di gas inquinanti. Il “materiale vegetale” diventa, così, nella progettazione degli spazi aperti, a tutti gli effetti componente vivo e vitale del paesaggio e con i propri caratteri specifici contribuisce a pieno titolo alla definizione del progetto. Inoltre la maglia del verde contribuisce ad orientare nella fruizione complessiva del Campus.
La creazione di nuove centralità a forte evocazione sociale, e di viali di connessione attrezzati e gerarchizzati, fa sì che il Campus possa diventare un catalizzatore culturale e sociale, non solo per la comunità scolastica, ma anche per la città; un polo d’attrazione formale, una luogo urbano suggestivo nell’aspetto e nel contenuto, in grado di vivere di giorno e di notte e di offrire i più disparati servizi, godendo visivamente di una qualità spaziale finora sconosciuta. Più in generale si può affermare che lungo tutta la rete dei percorsi e delle piazze si attesteranno spazi per accogliere ogni manifestazione della creatività dei ragazzi. Superfici esterne e pareti degli edifici scolastici accoglieranno le espressioni artistiche degli studenti, come murales e graffiti reali o virtuali (elettronici proiettati), mostre dei lavori o delle ricerche effettuate durante l’attività didattica.
Il Campus sarà così permeato delle immagini che vengono dall’attività degli studenti.

Bibliografia
Inquadramento territoriale
Planimetria generale del nuovo insediamento
Studio del quartiere
Sezioni stradali
Ultimo aggiornamento ( venerdì 07 marzo 2014 )
 
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