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Fornovo di Taro Stampa E-mail
Scritto da Damianos Damianakos   
venerdì 20 dicembre 2013
Autore schedaArmillotta, Boni, Carletti
ToponimoFornovo di Taro
StatoITALY
Anno di progetto2013
Docente tutorP. Ventura, M. Cillis
CollocazioneIndipendente
Sito{sito}
IdrografiaIn riva al fiume Taro
Tipologia funzionale
Abitanti29760
Superficie480 ha
Densità abitativa
INQUADRAMENTO
Fornovo di Taro è un comune in provincia di Parma, situato sulla strada statale 62 della Cisa, che porta a Berceto e di conseguenza al Passo della Cisa; sorge su una collina alla base del fiume Taro (124 s.l.m. – 736 s.l.m.). Le frazioni all’interno del Comune di Fornovo sono: Banzola, Cafragna, Camporosso, Case Borgheggiani, Caselle, Case Rosa, Case Stefanini, Citerna, Citerna Vecchia, Faseto, Fornace, La Costla, La Magnana, Le Capanne, Neviano de' Rossi, Osteriazza, Piantonia, Piazza, Provinciali, Respiccio, Riccò, Roncolongo, Salita-Riola, Sivizzano, Spagnano, Triano, Villanova, Vizzola. I Comuni confinanti sono: Collecchio, Medesano, Sala Baganza, Solignano, Terenzo, Varano de’ Melegari.
PROGETTO
La nuova città di Fornovo ha una superficie di 480 ha e una densità di 62 ab/ha Ci sono alcuni aspetti fondamentali conservati dalla città precedente, ovvero l’autostrada, la ferrovia e il ponte che conduce all’autostrada. Inoltre il fiume e i rilievi montuosi, sono due vincoli importanti da tenere in grande considerazione.
Considerazioni personali
Abbiamo deciso di collocare la nuova Fornovo in un’area all’incirca pianeggiante, tra il fiume e la montagna circostante; in parte questa scelta è stata obbligata in quanto era impossibile radere al suolo una catena montuosa così come lo era coprire il letto di un fiume per costruirvi una città, dall’altra parte però ci sembrava poco opportuno costruire una città nuova in montagna, quindi con diversi dislivelli anche molto ampi che quindi impedivano un movimento all’interno della città decisamente scomodo e non adatto a un’area con un’altitudine di 158 m.s.l.m.. La scelta fatta è stata quindi quella di sviluppare la città verso il paese di Collecchio, più precisamente fino alla frazione di Ozzano Taro, mantenendo quindi circa la solita altitudine. La forma della città è stata dettata dall’andamento della montagna e dello scorrere del fiume, abbiamo cercato infatti di mantenere tutta la città su soli due livelli, non molto diversi tra loro, e di far scorrere le due strade principali proprio a ridosso di questi due importanti elementi naturali. Le strade secondarie hanno un andamento parallelo e perpendicolare alle strade principali e servono tutti i lotti all’interno della città; abbiamo inserito inoltre una fascia centrale in parte verde e in parte pedonale che unisce tutti e sei i quartieri residenziali della città, terminando nel quartiere industriale da una parte e dall’altra alla fine della città; si tratta di una scelta forte, che segna un percorso dal quale partono tutti marciapiedi e molte strade interquartiere e che segna un punto di incontro, di unione, tra i quartieri a livello più basso e quelli che si trovano cinque metri più in alto. Per quanto riguarda l’autostrada abbiamo deciso di mantenerla esattamente nel punto in cui si trovava in precedenza in quanto non ci sembrava corretto farla passare all’interno della città e nemmeno dalla parte del fiume in cui si trova anche Fornovo, in quanto in quel caso ci sarebbero state delle deviazioni all’interno del tratto autostradale. Altro punto importante che abbiamo preso in considerazione è la linea ferroviaria, abbiamo deciso di mantenerla all’incirca nella posizione in cui si trova attualmente, deviando leggermente la tratta, ma la scelta più drastica è stata quella di coprirla; questa decisione è stata presa poiché la ferrovia in precedenza divideva la città in due parti e ciò significava una dispersione della centralità e dell’unione dell’intera area; inserendola invece sotto il livello della parte più alta della città, la linea risultava nascosta da fasce verdi, ma ciò non impediva il suo regolare funzionamento; abbiamo quindi preferito fare questa scelta drastica per non avere un elemento così importante e invasivo che dividesse la città, ma piuttosto una fascia verde, un parco, luoghi in questo caso accessibili ai pedoni, in alcuni punti alle automobili ma che non ostacolano il corretto funzionamento della linea ferroviaria. Per quanto riguarda la forma e la geometria attribuite al parco, abbiamo deciso di spezzare l’andamento regolare e simmetrico di tutta la città, inserendo curve di livello, percorsi curvilinei, quasi casuali, che diano un senso di libertà a un’area inserita all’interno di una città basata interamente su schemi rigidi.
Forma Urbana
La forma della città dipende principalmente dalla posizione del letto del fiume e dall’andamento della montagna. La città si estende dalla zona in cui si trovava in precedenza Fornovo fino alla frazione di Collecchio, Ozzano Taro, passando per Riccò (frazione di Fornovo). La città ha una forma allungata, ricavata tra il letto del fiume e la base del rilievo montuoso. Molto importanti risultano le altezze all’interno della città, che è stata suddivisa in due parti, l’area a ovest e quella ad est; la prima si trova a una quota inferiore di cinque metri rispetto all’altra; questa differenza dipende dal fatto che in questo spazio sottostante la parte est della città passa la ferrovia che infatti risulterà coperta. La strada che percorre la parte ovest della città è rialzata rispetto ai quartieri circostanti, passa al di sopra dell’inizio del ponte ferroviario e funzione da argine della città. Questa strada scende leggermente in prossimità della rotonda a nord e a sud, nella quale si raccorda con le altre strade che si trovano a un livello inferiore. Il quartiere industriale, a sud della città è totalmente a una quota inferiore rispetto altri quartieri.
Quartieri
- QUARTIERE INDUSTRIALE : è il quartiere della città situato a sud/ovest, ha una dimensione di 17 ha ed è occupato da industrie di vario genere. Il quartiere è collegato con gli altri quartieri tramite la strada statale che porta dall’altra parte della città e dalla strada che porta al ponte che conduce all’autostrada.
- QUARTIERE RESIDENZIALE : è il quartiere situato a ovest del quartiere centrale. Ha una dimensione di 62 ha e una densità di 65 ab/ha. La maggior parte delle tipologie abitative utilizzate sono case a schiera.
- QUARTIERE RESIDENZIALE : è il quartiere situato al di sotto del quartiere residenziale sopra citato, è una quartiere di modeste dimensioni, circa 41 ha e a media densità (68 ab/ha).
- QUARTIERE CENTRALE : è il quartiere in cui si trovano le funzioni come il municipio e la biblioteca comunale; si trova al centro dell’intera città, nella parte a nord contiene il parco principale e nella fascia centrale la stazione ferroviaria. Le dimensioni del quartiere sono di 77 ha, ed ha una densità media di 70 ab/ha.
- QUARTIERE RESIDENZIALE : è il quartiere situato accanto all’altro quartiere ad alta densità all’interno della città, al di sotto del quartiere centrale. Ha una dimensione di 52 ha e una densità di 66 ab/ha.
- QUARTIERI RESIDENZIALI : sono i due quartieri a nord della città, dove sono raggruppate molte delle funzioni fondamentali, come l’ospedale, le Scuole Medie Superiori e gli impianti sportivi. Hanno metratura pari a 95 ha e 116 ha ; e densità pari a 62 ab/ha e 69 ab/ha.
In ogni quartiere (escluso quello industriale) sono collocate le scuole materne, le scuole elementari, le scuole medie e i punti ristoro. Nella fascia centrale della città, parte fondamentale per ogni quartiere sono raggruppati gli edifici commerciali e vari servizi.
La strada centrale pedonale è una fascia larga 44 metri nella quale si ha un’area verde larga 14 metri, affiancata da due ampi marciapiedi, sui quali si affacciano palazzi commerciali. Questa parte della città è dedicata esclusivamente ai pedoni, ci sono infatti aree di sosta, con panchine, fioriere e illuminate da lampioni.
Parco Urbano e aree verdi
In tutta la città sono presenti aree verdi, sia di quartiere che urbane. Alcune di queste aree sono attrezzate con parchi gioco, altre hanno all’interno specchi d’acqua, altre sono aree boschive e altre sono parchi naturali. In tutta la città ci sono 19 ha di aree verde di quartiere e 70 ha di aree verdi urbane. Altre due aree verdi importanti sono il parco fluviale del Taro e la fascia montuosa ad est della città; due grandi fasce verdi che vengono collegate dai due lunghi viali interquartiere alberati (le specie arboree inserite sono i pioppi).
Il parco urbano all’interno della città ha una superficie di 19 ha, ha una forma regolare che riprende l’andamento della città, ma all’interno si sviluppa in modo casuale, in quanto si trova al di sopra della galleria ferroviaria, nella parte centrale ha una collina rialzata, mentre i punti di accesso sono ad una quota inferiore. Poiché si tratta di una superficie molto vasta è stata suddivisa in varie zone, un piccolo boschetto di pioppi bianchi e pioppi neri a sud ovest, affiancato da un anfiteatro naturale utilizzabile per eventi all’aperto. Nella parte centrale si trova un’ampia area attrezzata per bambini; inoltre all’interno del parco è presente un’altra piazza, nella quale saranno inserite panchine e stalli porta biciclette. All’interno del parco ci sono due tipi di percorsi, uno più ampio, di dieci metri, in blocchi autobloccanti che porta all’esterno ed è affiancato da una pista ciclabile e uno più piccolo, che va da 3 a 5 metri, esclusivamente pedonale, in listelli di legno che conduce ai percorsi più grandi. Inoltre all’interno del parco ci sono due specchi d’acqua, con forme casuali, con intorno piccole aree verdi.
Bibliografia
- GIULIO ZUFFARDI, Fornovo di Taro- Immagini e ricordi, Edizione Studio Guidotti, Riccò di Fornovo di Taro, 2006
- PIER LUIGI DALL’AGLIO, Dalla Parma-Luni alla Via Francigena, Editoria Tipolitotecnica, Sala Baganza 1998
- GIANPIERO SALVANELLI, La Cisa ed il Cerreto, Grafiche Conti, Aulla, 2002
- LUIGI MERUSI, Fornovo di Taro: Fascino di una storia, Edizioni Studio Guidotti, Riccò di Fornovo di Taro, 1993
- LUIGI SBODIO, Fornovo Taro nel movimento partigiano, Tipo Lito S.T.E.P., Parma, 1975
- GIOVANNI BALDESSARI, Il ponte sul Taro dinanzi a Fornovo, Tipo Lito Luigi Battei, Parma, 1898
- GIACOMO VIETTI, L’Alta Val Taro nella Resistenza, Parma, 1980
- RENATO STOPANI, La via Francigena. Una strada europea nell'Italia del Medioevo, Le Lettere, Firenze 1988
 
SITI WEB
- www.comune.fornovo-di-taro.pr.it
- www.tuttitalia.it
- www.laviafrancigena.net
- www.camminafrancigena.it
- www.comuni-italiani.it
- Archivio cartografico.regione.emilia-romagna.it
- www.comune.parma.it
- www. parcotaro.it
- www.citysi.it
- www.europaconcorsi.com
- www.landezine.com
- www.agraria.org
- www.isprambiente.gov.it
- www.wikipedia.org
Progetto della città
Il quartiere - sezioni ambiti urbani
Parco urbano - sezioni stradali
Ultimo aggiornamento ( venerdì 07 marzo 2014 )
 
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