spacer.png, 0 kB

Nuova Fiorenzuola Stampa E-mail
Scritto da Damianos Damianakos   
mercoledì 08 gennaio 2014
Autore schedaMoggi, Dallasta, Bruno
ToponimoFiorenzuola D'Arda
StatoITALY
Anno di progetto2012
Docente tutorP. Ventura, M. Cillis
CollocazioneIndipendente
Sito{sito}
IdrografiaSu grande fiume
Tipologia funzionale
Abitanti29500
Superficie622 ha
Densità abitativa

MATRICI COMPOSITIVE

Dall’analisi del territorio è emersa la presenza di una griglia sottesa rintracciabile nella tessitura dei campi, parallela all’originario cardo della città, l’odierno viale Illica, detto anche Castellana, che ha andamento nord-est sud-ovest. In base a questa griglia è stata strutturata l’orditura principale della città, salvo la zona compresa tra la Via Emilia e la ferrovia, entrambe mantenute con il loro andamento originale, che creano un’eccezione all’interno dell’orditura cittadina. Delle preesistenze antropiche abbiamo quindi deciso di conservare tutte queste matrici territoriali che articolano il paesaggio anche della città esistente: la griglia, la Via Emilia, il Cardo e la ferrovia. Anche il tracciato del torrente Arda, prospiciente la città, viene lasciato immutato e stabilisce il limite ovest della nuova città.

PRIME IDEE PROGETTUALI

Nella prima fase progettuale la città si sviluppava completamente a sud della ferrovia e a cavallo del torrente, ed era composta da cinque quartieri più la zona del centro. Quest’ultimo era disposto nella zona di incrocio della via Emilia e della ferrovia con la Castellana e i cinque quartieri vi si disponevano intorno sui tre lati, lasciando invece scoperto il lato nord. La zona industriale invece era collocata lungo la strada Statale per Cortemaggiore e Cremona, che collega la città al casello autostradale, in questo modo si trovava in una posizione ottimale dal punto di vista infrastrutturale. Sin da questa fase, gli assi principali su cui si basava e si basa tutt’ora  il progetto erano la via Emilia, la ferrovia e la Castellana; a questi, a differenza del progetto attuale si aggiungeva la strada Statale per Cremona, che costituiva il limite occidentale della città.In questo modo si cercava di valorizzare il torrente, facendolo diventare parte integrante della città e allo stesso tempo di dare più importanza alle residenze che vi si affacciavano.Le criticità di questo progetto erano legate al fatto che il fiume costituiva una cesura per la città e andava a creare una zona di maggiore importanza rispetto all’altra. Altro punto debole era la disposizione della zona industriale in un’area troppo marginale rispetto all’agglomerato urbano. Un’altra delle proposte iniziali, presenta ancora la zona industriale collocata nella stessa posizione della proposta precedente, ma per ovviare alla distanza eccessiva dalla zona residenziale, si è provveduto a disporre due quartieri a nord della ferrovia e affinché questa non costituisse un elemento di divisione si è pensato di interrarla con una collina artificiale. La posizione del centro rimane immutata rispetto alla precedente, ma i quartieri lo abbracciano in maniera diversa, lasciando scoperto il lato est.

IMPIANTO GENERALE

L’intera città si sviluppa a est del fiume per evitare la creazione di due “città separate”, una magari più privilegiata dell’altra, e zone della città più o meno importanti. Per caratterizzare e valorizzare l’area intorno al fiume abbiamo realizzato un parco fluviale che, con affacci, viste e percorsi naturalistici, rende il fiume parte integrante della città e fruibile da tutti i cittadini. Come già detto in precedenza la città si sviluppa a cavallo della ferrovia grazie alla collina artificiale che la sovrasta. La zona del centro si sviluppa nella parte ovest della città, occupando parte della collina, ed è attraversata dalla Via Emilia. I quattro quartieri residenziali si sviluppano intorno al centro e al parco urbano, costituendo una sorta di ferro di cavallo; il quartiere 1 e il quartiere 2 si sviluppano della zona sud della città, i quartieri 3 e 4 a nord. In particolare il 2 e il 3 si estendono anche sul pendio della collina. La zona industriale si sviluppa a sud ed è separata dalla zona residenziale tramite una fascia filtro verde, dedicata in parte a impianti sportivi.


Bibliografia

- AA. VV., La citta' e il fiume, vol. I & II, Electa, Firenze, 1987.

-AA.VV. (Bernd Evers et al.), Teorie dell'architettura, Taschen, Koeln, 2003

- FRANCO AGOSTONI, MARINONI CARLO MARIA, Manuale di progettazione degli spazi verdi, Zanichelli, Bologna, 1987.

-ALESSANDRA CAZZOLA, Paesaggi coltivati Paesaggi da coltivare, Gangemi, Roma 2009;

-VALENTINA DESSÌ, Progettare il comfort urbano, Esselibri, Napoli, 2007;

-PIERRE DONADIEU, Campagne urbane , Donzielli, Roma, 2006 (1998);

-MAURIZIO MORANDI, Fare centro. Citta' europee in trasformazione, Meltemi Editore, Roma 200

-CARLO PERABONI, Reti ecologiche e infrastrutture verdi, Maggioli, Santarcangelo di Romagna, 2010;

-MARCO VANNUCCHI, Giardini e Parchi, Alinea, Firenze, 2003;

-RAYMOND UNWIN, Town planning in practice, 1909, ed. it. La pratica della progettazione urbana, il Saggiatore 1971 e 1995.


Inquadramento territoriale
Analisi della città
Analisi del quartiere
Sezioni stradali
Sistema del paesaggio in ambito urbano
Parco urbano
Ultimo aggiornamento ( mercoledì 14 maggio 2014 )
 
< Prec.   Pros. >
spacer.png, 0 kB

© 2024 Urbanistica, Paesaggio e Territorio
Joomla! is Free Software released under the GNU/GPL License.
spacer.png, 0 kB
spacer.png, 0 kB