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La Nuova Viadana Stampa E-mail
Scritto da Damianos Damianakos   
mercoledì 08 gennaio 2014
Autore schedaButinar, Chiari, CIni
ToponimoViadana
StatoITALY
Anno di progetto2012
Docente tutorP. Ventura, M. Cillis
CollocazioneIndipendente
Sito{sito}
IdrografiaSu grande fiume
Tipologia funzionale
Abitanti30000
Superficie600 ha
Densità abitativa

PROGETTO

L’esercitazione progettuale ha riguardato la ricostruzione ex novo di un insediamento urbano, di cui si sono cancellate le preesistenze simulando una calamità naturale. La nuova città doveva avere una capacità insediativa di 30.000 abitanti. La fase di progetto è stata preceduta da un’analisi delle caratteristiche dell’insediamento preso in esame: Viadana.

La nuova Viadana vedrà un incremento della popolazione dai circa 10.000 abitanti attuali ai 30.000 abitanti previsti dal progetto. La popolazione vedrà, una netta prevalenza di persone in età lavorativa, con occupazione nel settore produttivo e, in particolare, terziario. Si è ipotizzato che la gran parte dei lavoratori fosse residente nella città stessa, insieme alle relative famiglie, mentre una quota parte fosse costituita da pendolari che raggiungeranno il luogo di lavoro mediante la ferrovia anch’essa di progetto. Quest’ultima per non creare disagio al traffico veicolare mediante passaggi a livello è stata posta ad un livello rialzato nel tratto in cui attraversa la città, in quanto l’idea di interrare l’infrastruttura è stata scartata a priori data la falda acquifera molto alta (circa 2- 2,5 metri nei periodi di piena). In prossimità della stazione sono stati collocati i principali servizi, che si trasforma da semplice infrastruttura o luogo di passaggio a polo di vita per eccellenza e da elemento di confine tra la parte residenziale e quella industriale.



Accessibilità e viabilità



La città dovrà essere ben collegata agli altri centri urbani e facilmente accessibile. La via scelta sarà quella di mettere in primo piano la presenza della linea ferrovia, con lo scopo di favorire il treno come mezzo di trasporto sia delle persone che delle merci. A livello progettuale questo si esprimerà con la creazione di una centralità intorno alla stazione ferroviaria, fulcro della città, e con la collocazione della zona industriale accanto alla ferrovia. L’organizzazione della viabilità terrà conto del fatto che la città deve essere ben percorribile dal pedone ed incentivare l’utilizzo della bicicletta pittosto che dell’automobile. Per ciò si è scelto di creare due fasce commerciali-terziarie che attraversano la città e si intersecano nel centro geometrico della parte residenziale. La fascia commerciale collega altresì la città al parco della golena del Po fungendo non solo da via commerciale ma anche da “autostrada” ciclopedonale. Questa scelta ha fatto si che la nuova Viadana abbia due centri quali la stazione e la parte commerciale. Oltre a favorire i pedono e le biciclette per spostarsi all’interno si favoriscono anche le automobili per poter uscire dalla città e raggiungere altre località in maniera veloce. La realizzazione di una tangenziale devierà il traffico principale di attraversamento, spostandolo al di fuori della città. Inoltre permetterà ai mezzi pesanti di raggiungere la zona industriale senza passare nel centro abitato.  I principali assi stradali metteranno in collegamento la città con la viabilità preesistente.

Un aspetto importante da considerarsi è costituito dal posizionamento di questo territorio immediatamente a margine di nodi logistici e della viabilità (“Quadrante Europa” di Verona; Aeroporto Catullo; Aeroporto di Montichiari) e di infrastrutture viarie (Corridoio V, MI-BO, MI-VE e PD-BO) ritenute strategiche e per questo motivo inserite in canali di finanziamento nazionali e comunitari. La prossimità nei confronti di queste infrastrutture si pone come importante vantaggio per sfruttare le opportunità di mercato conseguenti all’allargamento dell’Unione Europea. 

Flussi di traffico attuali

Gli edifici nella zona industriale appaiono molto piccoli e frammentati, la ragione di questa scelta è dovuta dal fatto che il nostro capitalismo è basato sulla piccola impresa e un capitalismo di territorio. Questa forma reticolare di organizzazione industriale, sviluppatasi attraverso processi in gran parte spontanei, si è rivelata nel tempo la soluzione vincente nella produzione di beni con mercato a domanda ad elevata varietà e variabilità.

Ambiente

Dal punto di vista dell’ambiente si è cercato di preservare le campagne circostanti e in particolar modo la golena del fiume Po, trasformandola da semplice luogo di coltivazione del pioppo a parco pubblico pur mantenendo la coltura legnosa. Flora, fauna e paesaggio, anche se sono presenti diverse aree tutelate, sono soggette a elevata pressione antropica. Il paesaggio potrebbe essere arricchito attraverso una pianificazione che reintroduca gli elementi a verde e che incrementi le colture legnose, attualmente scarse. La rete ecologica potrebbe essere utilizzata non solo come elemento portante della fauna locale, ma anche come base di riferimento per il miglioramento complessivo del paesaggio.  La parte di golena e di golena protetta sono state adibite a parco così come il prolungamento della fascia commerciale della città. Inoltre sono state previse aree verdi all’interno di ogni quartiere così come verde ai bordi delle strade. Il tratto di pianura mantovana-cremonese è caratterizzato dalla presenza di aree di grande pregio naturalistico, importanti nell’ambito della Rete Ecologica della Pianura Padana-Lombarda. L’area più significativa è costituita dalla confluenza dai fiumi Oglio e Po raggiungibile a piedi o in bicicletta sia dalla pista ciclabile dell’argine maestro che dalle strade carraie nei campi. Il restante territorio è caratterizzato da ambienti agricoli e da una fitta rete irrigua, fondamentale per il ruolo che svolge in termini di connettività ecologica in un contesto altrimenti fortemente banalizzato. La ferrovia rialzata oltre a non interferire con il traffico veicolare è un intervento di deframmentazione ecologica che incrementa la connettività soprattutto con l’area sorgente (ganglio) costituita dalla confluenza Oglio-Po.

In base fabbisogno di standard in base agli abitanti totali risulta quindi: 52’470mq di verde pubblico 14’575 mq di parcheggio11’660 mq attrezzature collettive26’235 mq scuole (asili, elementari, medie) In quanto questi dati sono standard minimi, si è scelto di aumentare le superfici a vantaggio di una migliore vivibilità della città ed eventualmente in previsione di una espansione.Pertanto i dati reali di progetto risultano i seguenti: 52’650  mq di verde pubblico 22’347 mq di parcheggio 14’360 mq attrezzature collettive26’500 mq scuole (asili, elementari, medie)  In quanto questi dati sono standard minimi, si è scelto di aumentare le superfici a vantaggio di una migliore vivibilità della città ed eventualmente in previsione di una espansione.Pertanto i dati reali di progetto risultano i seguenti: 2'322'932 mq di verde pubblico51'879 mq di parcheggio166'000 mq attrezzature collettive140'520 mq scuole (asili, elementari, medie) La superficie di servizi commerciali prevista è di 53’000 mq così suddivisi: 35’000mq  passeggiata commerciale  6’000mq  piccolo commerciale di quartiere 12’000mq  centro commerciale La superficie della zona industriale è di 1'522'346 mq al lordo delle strade.


Bibliografia
Inquadramento
Studio del territorio
Sistema stradale
Destinazioni d'uso
Tipologie residenziali
Sezioni ambientali - sezioni stradali
Quartiere
Alberature
Ultimo aggiornamento ( mercoledì 14 maggio 2014 )
 
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