PREMESSA [Estratto]

Interrogarsi sulle valenze profondamente umane e collettive del fare architettura è uno dei dati fondamentali del progettare. Questo avviene sia nei piccoli progetti sia ai grandi masterplan, dove operano numerosi professionisti. La forma è il risultato di un'interpretazione distillata di sapere: culturale, intellettuale, tecnico, umano. Il territorio dell'Oltrepò pavese è afflitto da anni dai problemi causati dallo sfollamento delle terre, avvenuto dopo che l'attività produttiva principale è passata dal settore primario a quello terziario. Il territorio di riferimento è tradizionalmente basato su un'economia di tipo rurale e si trova ad affrontare i problemi dell'abbandono delle colline, la chiusura di piccole aziende agricole e il rischio d'impoverimento e invecchiamento della popolazione.

Lo scopo della tesi è di presentare un'attenta analisi sul territorio dell'Oltrepò pavese e in modo specifico su Rocca de Giorgi, per poi costruire una proposta incentrata a valorizzare il territorio, in corrispondenza a uno sviluppo del turismo che sia compatibile con tutela e conservazione della natura, con l'ottica del suo godimento. Il progetto si articola cercando di creare con varie fasi una proposta complessiva di valorizzazione del territorio attraverso: una riqualificazione urbanistica; percorsi strategici e nuovi scenari di turismo. La strategia di pianificazione deve tenere presente che l'89% del territorio risponde alla proprietà di un'unica persona, singolarità univoca di questo comune in tutta Italia, quasi ad un ritorno a epoche più lontane dove il controllo del territorio era lasciato ad un feudatario. La tesi si svolge in due parti: una prima parte di analisi del territorio e di tutte le caratteristiche paesaggistiche-ambientali che ne fanno parte; una seconda parte, di studio progettuale in cui si cercherà di creare una proposta con lo scopo di trovare nuove strategie di programmazione. La seconda fase di lavoro tiene presente di tutte le analisi studiate, cercando di creare una soluzione che si discosti dalle operazioni di pianificazione ordinaria ma crei un suggerimento per la giunta comunale ma soprattutto consideri le ampie proprietà del Conte di Vistarino all'interno del comune, integrandole nell'urbanistica attuale per nuovi sviluppi per il turismo.