[estratto]

PREMESSA

Il presente lavoro di tesi nasce dalla volontà di approfondire ulteriormente le materie affrontate durante il Laboratorio di sintesi finale in Urbanistica, Paesaggio e Territorio (a.a. 2010/2011) con un'applicazione sul tema della pianificazione per i centri storici ed in particolare della ricostruzione post sisma. Fu il Prof. Paolo Ventura, durante le lezioni del corso che mi propose di aderire al progetto per il Piano di Ricostruzione (Pdr) di Navelli, piccolo comune aquilano colpito dal violento terremoto registrato il 6 aprile 2009. Il mio lavoro si è così agganciato al lavoro di ricerca portato avanti da Dipartimento andando ad affrontare con particolare attenzione il tema della progettazione degli spazi pubblici. Il tema si è presentato via via più complesso ed attraente. Da una parte ho dovuto affrontare gli aspetti attinenti le modalità generali di regolamentazione dell'attività urbanistica ed edilizia tipiche di un piano urbanistico attuativo, ossia dimensioni, sagome, destinazione d'uso, ecc. Dall'altra ho dovuto affrontare il tema delle modalità fisiche di intervento, sia in riferimento agli aspetti di qualificazione architettonica (restauro scientifico, critico, stilistico...), sia in riferimento agli aspetti di carattere stutturale e tecnologico. Navelli è uno tra i borghi più belli d'Italia le cui origini risalgono al periodo italico (intorno al VI sec. a.C). L'assetto urbano del borgo fu notevolmente modificato nel corso dei secoli a causa di due fortissimi terremoti che colpirono il territorio aquilano, nel 1456 e nel 1703; periodi anche conosciuti come "i secoli d'oro dello zafferano", durante i quali Navelli allargò le sue mura e si arricchì di palazzi grazie agli affari intrapresi con il commercio della preziosa spezia.
Il piano di ricostruzione è stato affidato dal Comune di Navelli al dipartimento DICATeA dell'Università degli Studi di Parma tramite una convenzione tra le parti stipulata nel giugno 2011.  [...]