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Nuova Collecchio Stampa E-mail
Scritto da Damianos Damianakos   
giovedì 14 agosto 2014
Autore schedaC.Corradi, A.D'Addetta
ToponimoCollecchio (PR)
StatoITALY
Anno di progetto2014
Docente tutorP.Ventura, M.Cillis
CollocazioneIndipendente
Sito{sito}
IdrografiaIn vicinanza del fiume Taro
Tipologia funzionaleGiardino
Abitanti30000
Superficie550 ha
Densità abitativa

PROGETTO

Obiettivi


La decisione di prendere come modello iniziale la Città di Collecchio deriva da una vicinanza di questa a Parma e alle vie di comunicazione più importanti, oltre che essere una città con i requisiti da noi cercati. Ci siamo più volte recate a Collecchio in questo periodo di studi, e con nostro piacere, abbiamo potuto constatare che il Parco Nevicati è una delle zone più frequentate e amata dai cittadini di Collecchio. Proprio daquesta osservazione nasce la volontà di mantenere un grande parco al centro della città, fruibile da ogni punto di Collecchio, sia in bicicletta che a piedi. La posizione da noi scelta per la nuova Collecchio, è più a nord rispetto a quella attuale, perchè volevamo dare uno spazio di tutto rispetto ai boschi di Carrega, che dominano la città. Un altro obbiettivo è stato sicuramente quello di proporre una viabilità più consona alle fattezze del luogo in questione, portando le strade a scorrimento veloce in un anello fuori dal centro abitato. Tutte le strade all’ interno della città sono a scorrimanto lento. La vecchia stazione inoltre è stata spostata tra le due porzioni del corridoio commerciale per agevolare il visitatore, offrendogli più percorsi. Un altro importante obbiettivo è stato quello di non progettare una città con grandi palazzi, ma mantenere il ricordo di una Collecchio modesta e proporzionata con il contesto circostante. Per quanto riguarda la disposizione degli edifici ad uso speciale e servizi abbiamo cercato di matenerli in numero uguale in ogni quartiere. L’ospedale e l’area industriale sono stati collocati vicini alle strade a 70 km/h.

Inquadramento territoriale

La città di Collecchio è situata in una posizione strategica in rapporto con il territorio Emiliano. La vicinanza con la città di Parma ( 12 km raggiungibili in 20 minuti ciraca), ha permesso in passato che sorgessero sul teritorio del paese grandi aziende come la Parmalat. Le frazioni limitrofe a Collecchio in direzione Parma sono Lemignano e Vicofertile a 4.6 km raggiungibili in 8 minuti circa. La nostra decisione di mantenere anche in fase di progetto la strada extraurbana Collecchio-Parma deriva dall’importanza di questa via di comunicazione che agevola il trasporto delle merci al polo industriale e di raggiungere la città in pochi miuti. Anche Sala Baganza è facilmente raggungibile tramite una strada extra urbana che congiunge la parte Sud della città con il paese stesso. Sempre per le motivazioni sopra citate abboamo deciso di mantenere anche questa strada extraurbana, grazie alla quale oltre al collegamento con Sala Baganza permette l’agevole raggiungimento di Felino. Un’ ultima strada che esce dalla parte ovest della Collecchio con le frazioni adiacenti come Gaiano e Ozzano Taro in pochi minuti. A sud della città Troviamo i boschi di Carega, molto importanti per la rete ecologica e assolutamente parte integrante del nostro progetto in quanto riconosciuto come bellezza naturale. Lo splendido contesto naturale è stato fonte di ispirazione per ricreare anche all’interno della città un grande spazio verde. In corrispondenza dell’inizio dei boschi cominciano le prime dolci colline che offrono visioni suggestive, motivo per il quale una pista ciclabile costeggia il perimentro nord dei boschi. Concludendo queste poche righe sull’inquadramento territoriale, ricordiamo che a nord-ovest scorre il fiume Taro.

Rete stradale

La rete stradale è stata concepita come due anelli più esterni a velocità più elevata e una fitta maglia interna grazie alla quale è possibile transitare per tutta l’area cittadina. Tutte le strade hanno un’ ampiezza di 15 m e sono diversificate grazie alle loro diverse fattezze, con l’eccezione della strada più esterna che ha un’ ampiezza minore perchè non presenta elementi come parcheggi, marciapiedi e strade ciclabili o pedonli. Questo circuito esteno è stato pensato come una strada a 70 km/h che permette di muoversi esternamente in tutto il perimetro della nuova collecchio ed è collegata al secondo anello tramite strade perpendicolari ad essa percorribili grazie ad un sistema di rotonde. Il secondo circuito è una strada a 50 km/h che avvicina al centro della città e collega tutte le polarità della città come il polo sportivo, l’area industriale e l’ospedale. All’interno troviamo delle strade a velocità variabile. Le strade a 40 km/h sono collegate direttamente alle strade da 50 km/h. Quelle da 30 km/h conssentono lo spostamento all’interno dei quartieri, dove la velocità deve essere moderata. Attorno al corridoio commerciale e alla scuole superiori, nel cuore del quartiere dei servizi, corre una strada a 10 km/h. Anche la stazione sorge su quest’ultima. All’inerno della via commerciale una strada pedonale permette di poter godere del centro cittaino e delle sue attrazioni. In questa strada sono srate posizionate delle fascie verdi che accompagnano nella passeggiata e degli specchi d’acqua che possono fungere anche da seduta.


Il trasporto pubblico


Il trasporto pubblico si divide in percorsi degli autobus e ferrovia. Sono state pensate tre linee autobus, la linea verde, la linea rossa e la linea blu, che collegano tutti i quartieri e tutte le polarità. La linea azzurra è la linea ferroviaria.


La divisione della città

La nuova Collecchio si compone di seiquartieri: una zona industriale, una zona destin ata allo sport e un quartiere che ospita la zona contenente i principali servizi che viene costeggiata dal parco urbano. I quartieri nascono da uno studio sull’antica centuriazione romana che abbiamo potuto esaminare da antiche carte della città (vedi parte I). La nuova forma dei quartieri è dettata dalla regolarità della linea guida seguita, disegnata nel rispetto degli elementi naturali, come le colline che sorgono a Sud e del fiume Taro. I quartieri hanno una densità abitativa dicirca 5 000 abitanti. Al loro interno sono stati pensati edifici destinati ai servizi (come biblioteche, musei, ecc), scuole di istruzione primaria e secondaria, chiesa, verde urbano pubblico e privato ed infine edifici residenziali composti da case monofamigliari (3 abitanti), bifamigliari (9 abitanti), plurifamigliari ( 22 abitanti). Il quartiere centrale sorge sulla Tinea di un corridoio commerciale. Gli esercizi commerciali sono situati al piano terra mentre a piani superiori si trovano uffici, residenze a valore di mercato e uffici. In questo quartiere sono presenti anche scuole di istruzione superiore. La densità abitattiva di questo qurtiere è superiore rispetto alla densità che troviamo nei restanti quartieri della città. L’area industriale è composta da capannoni con rispettivi uffici e servizi ma vi sono anche spazi verdi; essa è attraversata da una strada ad U che serve tutti i lotti e premette di poter sfruttare agevolmente la zona, che si presume sarà luogo di carico e scarico. Nelle immediate vicinanze del quartiere industriale troviamo una zona attrezzata per le attività sportive che è raggiungibile anche attraverso il passaggio pedonale che troviamo nel corridoio del quartiere centrale. Al suo interno troviamo palazzetti sportivi, campi da calcio e tennis, pista per l’atletica e edifici per l’amministrazione del polo sportivo e spogliatoi. Tutte le aree della città sono raggiungibili a piedi. La stazione centrale non sorge nel punto in cui sorgeva la vecchia stazione, ma sorge nel mezzo del corridoio commerciale. La stazione quindi acquista un ruolo molto importante all’interno della nuova Collecchio per la sua centralità e si affaccia su di una grande piazza che grazie alla particolare pavimentazione fa sorgere la curiosità al viaggiatore di spingersi nel parco e visitare la città. La città dispone di un grane ospedale, composto da tre grandi blocchi, ed è posizionato nelle immediate vicinanze di una delle strade principali. Il cimitero è posizionato nella zona Sud-Est.

Studio degli elementi naturali

La nuova città di Collecchio si sviluppa nel rispetto delle bellezze naturali e si inserisce nel reticolo campestre della zona. Oltre al grande parco centrale, ai parchi all’inteno dei quartieri e gli orti urbani, un anello verde incornica l’intera città mettendola in relazione con il contesto tipicamente Emiliano nel quale sorge. Nella progettazione si è cercato di valorizzare ma di mantenere rispettosamente le distanze dalle prime collune e dai boschi a Nord della città, mantenendo naturalmente la bellezza di questi pendii, nella speranza di non incorrere un errore progettuale e deturpare le bellezze naturali, di certo non sarebbe auspicabile che un colto regista inquadrando lo skyline della nuova collecchio trovasse di cattivo gusto certi edifici residenziali costruiti. Come si può notare dall’immagine sopra proposta a sinistra della città scorre il fiume Taro. a duecento metri di distanza dal centro abitato come richiesto della normativa.


Il parco


La maglia regolare, la modularità e gli allineamenti di certo vengono a meno nel parco urbano che taglia in due la città con un’esplosione barocca di curve e decorazioni. Un disegno singolare, ispirato ad un tessuto, ha permesso di cucire su misura una maglia verde alla nuova Collecchio. Il parco presenta un’entrata facilemente raggiungibile per ogni quartiere, e come prima ricordato corre di fianco al corridoio commerciale. All’interno di questo tortuoso ma piacevole percorso si possono incontrare specchi d’acqua, fontane, aiuole con fiori e erbe. Un percorso costituito da lastre di pietra accompagna il visitatore in una passeggiata sensoriale, resa possibile dalla varietà di essenze. La decisione di non arricchire ulteriormente il parco di servizi e arradementi deriva dalla nostra concezione di parco, un luogo cioè dove il cittadino possa rilassarsi in un contesto totalmente naturale, ricordando che a pochi passi dal parco sono stati inseriti tutti i servizi di cui una persona potrebbe avere bisigno.


Conclusioni

Dovendo fare un bilancio generale del nostro approccio urbanistico, possiamo ritenerci soddisfatte, sia per quanto riguarda i nostri elaborati che per quanto riguarda la parte teorica appresa. L’esperienza di progettare una città ex novo è sicuramente un momento di formazione per chi come noi è abituato a lavorare e pensare al una scala molto più grande. Nei nostri elaborati infatti passiamo da una scala al 5000 ad una scala al 50 dove scendiamo nell’architettonico. Molto interessante, e argomento assolutamente nuovo per noi è la progettazione del parco urbano e tutta la teoria che ne consegue. La domanda che sorge spontanea dopo aver progettato ex novo una città che inendiamo come matrice, come punto di partenza, è sicuramente come si espanderà e crescerà il nostro progetto. Sarebbe davvero interessante proporre un’ ipotesi di sviluppo. Probabilmente si estenderebbe verso Parma. Il riferimento più importante per la nosta city è circus bath, che ci ha consentito di risolvere dei problemi nella gestione delle rotatorie.



 
Bibliografia
Inquadramento
Progetto urbano
Quartiere 2
Sezioni stradali
Tipologie edilizie
Parco urbano
Tipologie edilizie
Plastico
Plastico
Ultimo aggiornamento ( giovedì 14 agosto 2014 )
 
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