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Sala Baganza Stampa E-mail
Scritto da Damianos Damianakos   
martedì 28 luglio 2015
Autore schedaPierre Francesco Petraccone
ToponimoSalabaganza
StatoITALY
Anno di progetto2013/2014
Docente tutorProf. Damianos Damianakos, Prof. Marco CIllis
CollocazioneIndipendente
Sito{sito}
IdrografiaSul torrente Baganza
Tipologia funzionale
Abitanti33252
Superficie564 ha
Densità abitativa




 


La nuova fondazione


L’analisi del territorio è stata condotta seguendo e individuando gli elementi esposti nei concetti dell’urbanista Kevin Lynch nel libro “L’immagine della Città” nel 1960, dove analizza tre città attraverso 5 elementi: PERCORSI, MARGINI, QUARTIERI, NODI E RIFERIMENTI. Dunque per fondazione della nuova città ho innanzitutto individuato, il fiume e l’area collinare come margini della città e riferimenti

trasversali che la seguono nel suo sviluppo longitudinale. Mentre alla Rocca e al giardino del Melograno ho attribuito il ruolo di punto di riferimento e nodo centrale della città, quindi punto di sviluppo della nuova Sala Baganza. Gli assi matrice di fondazione partono

ortogonalmente e si intersecano nel punto esatto dell’attuale fontana del Parco del Melograno, e l’intero insediamento si sviluppa seguendo una grigia a maglia quadrata dettata proprio dai percosi del suddetto parco, e la piazza principale del nuovo insediamtno ne mantiene l’ingombro ne mantiene pressocchè inalterate le dimensioni. Gli unici assi viari che non seguono la regola della griglia  quadrata sono, il grande viale che fiancheggia la sponda occidentale del Baganza, e la strada extraurabana che segue i dolci pendii  collinari del Bosco del Carrega.

Il viale lungo fiume è stato pensato come punto di riferimento trasversale che connota l’interazione tra il torrente e la città; mentre

la strada extraurbana di scorrimento è stata voluta in una quota sopraelevata rispetto il centro abitato per diminuire l’inquinamento acustico.

L’impianto a griglia quadrata è tracciato seguendo come riferimento il giardino e il ponte che collega le due sponde del Baganza,e quindi genera a sua volta isolati quadrati che riconducono chiaramente con forma e dimensioni a quelli proposti a Barcellona dall’urbanista Idelfonso Cerdà.

I parchi urbani invece sono stati pensati come elementi puntuali in modo da essere elenento di riferimento per il quartiere e sono della stessa dimensione di un isolato tipo in modo da avere l’easatto rapporto tra superfice costruita e verde.

L’impianto si sviluppa attraverso un gioco sinuoso e naturale di percorsi,che si aprono in spazi circolari destinati a diverse attività

per lo svago e relax,fruibili per diverse fascie d’età. All’interno del parco sono accolte diverse specie arboree autoctone come: carpini, pioppi, olmi e platani, che creano una diversità naturale.

Bibliografia

Geoportale Regione Emilia-Romagna


Alessandra Mordacci (a cura di), La rocca di Sala Baganza, Gazzetta di Parma Editore, Parma 2009

Inquadramento
Masterplan, prospetti e sezioni
Quartiere centrale
Sezioni stradali e parchi urbani
viste tridimensionali
sezione ambientale
Ultimo aggiornamento ( martedì 28 luglio 2015 )
 
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