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Ipotesi di riorganizzazione della mobilità pedonale di Finale Emilia, dopo gli eventi sismici del 20 Stampa E-mail
Scritto da Damianos Damianakos   
giovedì 06 agosto 2015
AutoreRiccardo Bregoli
RelatoreProf. Michele Zazzi
CorrelatoreProf. Luca Gillì
UniversitàUniversità degli studi di Parma
Data di discussione2015-07-17
Anno Accademico2014/2015
LuogoFinale Emilia (MO)
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INTRODUZIONE [Estratto]



Ormai è riconosciuto dalla maggior parte dei ricercatori che la valutazione del rischio sismico a cui sono sottoposte la città e, di conseguenza, le eventuali misure di prevenzione derivano dalla stima della probabilità che un certo terremoto si manifesti e che produca danno, ma anche dalla stima di ciò che è ragionevole fare per proteggere l'insediamento in oggetto. In altre parole, l'impostazione di politiche preventive derivano dalla combinazione di valutazioni di diverso carattere, all'interno delle quali è importante decidere tra alternative strategiche che abbiano in nota una visione di insieme e un riferimento di carattere urbanistico. Parlando di prevenzione urbanistica, l'enfasi va posta a quanto una comunità, come appunto quella di Finale Emilia, sottoposta ad un evento sismico, sia disposta a spendere per proteggersi nuovamente, crollati edifici e infrastrutture. Riconoscendo l'impossibilità della protezione completa e gli elevati costi delle politiche preventive, il problema è dunque legato all'economia delle risorse da mettere in gioco. Da impiegare quindi, con il consenso della collettività, per proteggere una parte di essa. La pianificazione urbanistica sta vivendo una stagione di trasformazioni verso il tema del consenso, dovuta ad un periodo caratterizzato da un distaccamento tra azione pubblica e iniziativa privata, o meglio della scarsa componente di "utilità collettiva” nell'azione privata. L'intento per Finale Emilia è quello di perseguire questa iniziativa di intervento coordinato tra il pubblico e il privato e di promuovere azioni che consentano l'utilizzo di risorse pubbliche e private nel raggiungimento di questo obiettivo pubblico. Piani di Ricostruzione, di riqualificazione e di recupero urbano sono strumenti che dovrebbero fondersi nel principio di collaborazione competitiva, dove i soggetti che meglio rappresentano il contenuto di "utilità collettiva” sono premiati da un contributo economico pubblico.



 



 

Tipologia tesiPianificazione urbanistica
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Ultimo aggiornamento ( martedì 05 luglio 2016 )
 
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