spacer.png, 0 kB

Orti urbani: forme di verde condiviso. Linee guida per la pianificazione nel quartiere Carabanchel A Stampa E-mail
Scritto da Damianos Damianakos   
giovedì 06 agosto 2015
AutoreSilvia Ottaviano
RelatoreProf. Michele Zazzi
Correlatore
UniversitàUniversità degli studi di Parma
Data di discussione2014-09-25
Anno Accademico2013/2014
LuogoCarabanchel Alto, Madrid
Links

ABSTRACT 


Nella prima parte della tesi è stato analizzato il fenomeno dell’agricoltura urbana nelle sue diverse forme. L’agricoltura urbana è una pratica agricola volta all’autoconsumo e alla vendita locale, che ha luogo in spazi diversi come cortili, tetti, scuole pubbliche, terreni abbandonati e spazi liberi. E’ un’attività produttiva, che considera lo spazio non costruito come luogo che favorisce la coesione sociale, l’educazione ambientale, paesaggistica e il miglioramento della sicurezza alimentare. Definire il concetto di agricoltura urbana è stato il punto di partenza per l’analisi delle diverse forme che essa assume nei territori urbani e periurbani. I casi studio ritenuti importanti e significativi presi in considerazione sono la fattoria, l’orto e il frutteto urbano, il tetto giardino e la serra urbana. Tra le diverse forme di agricoltura urbana, è stato approfondito il tema dell’orto urbano polifunzionale. La pratica di quelli che vengono comunemente definiti “orti urbani”, negli ultimi anni è tornata ad essere un fenomeno crescente nelle città. Sotto questo nome però, si nasconde un articolato numero di esperienze: giardini comunitari e condivisi, orti urbani individuali, orti nati per occupazione spontanea, azioni di guerrilla gardening. Oltre ad essere un’alternativa su piccola scala all’agricoltura intensiva, gli orti urbani spesso sono occasioni di recupero di aree degradate o abbandonate delle città contemporanee, aiutano a migliorare l’integrazione sociale, incentivano i cittadini a vivere più tempo negli spazi pubblici, diventando presidi nel territorio. L’indagine sul tema è stata svolta attraverso il metodo del caso studio, analizzando i differenti aspetti che caratterizzano questa particolare forma di agricoltura urbana: i tipi (i community gardens, gli orti municipali, gli orti nati per occupazione spontanea), le funzioni (orti didattici, orti per l’integrazione sociale, orti per la rigenerazione urbana), la localizzazione all’interno delle città, i modelli di gestione, le caratteristiche formali (strutture di servizio, accessibilità e percorsi, acqua e rifiuti). A partire dall’analisi di questi aspetti, sono state elaborate possibili linee guida per la pianificazione degli orti urbani all’interno della città. L’attenzione è stata posta maggiormente sulle criticità emerse dai casi di studio: la localizzazione nel territorio urbano e l’accessibilità. Nella seconda parte della tesi, le linee guida sono state applicate a Carabanchel Alto, quartiere a sud di Madrid, per individuare le aree abbandonate o poco utilizzate nelle quali localizzare proposte di nuove aree ortive. Nella capitale spagnola, negli ultimi anni, è cresciuto il fenomeno degli orti urbani come forma di riappropriazione dello spazio in città, come recupero di aree abbandonate e come forma di integrazione sociale. Sono stati analizzati alcuni casi esemplari nella città di Madrid, ponendo particolare attenzione alla tipologia degli orti comunitari. Molti orti presenti in città non sono regolamentati, sono nati dalla volontà di differenti promotori (gruppi universitari, associazione di cittadini) e sono localizzati soprattutto in aree degradate e in spazi verdi di scarsa qualità. Nella formulazione della proposta di pianificazione per il quartiere di Carabanchel, si è resa necessaria una fase di analisi che ha riguardato la condizione esistente dell’area attraverso gli strumenti urbanistici quali il POGU (Plan de Ordenaciòn General Urbanistico) e il Plan de Condiciones de Usos. Inoltre sono stati individuati gli elementi infrastrutturali e ambientali esistenti, il sistema degli spazi liberi e le potenzialità e criticità del quartiere. E’ stato possibile costruire un quadro conoscitivo che ha messo in evidenza gli spazi liberi poco utilizzati. Tra questi, è stato possibile individuare quali siti sono “probabili” per la realizzazione di nuove aree ortive, in quanto maggiormente rispondenti alle linee guida e quali, invece, sono "possibili" perché rispondenti solo parzialmente. Infine sono state proposte quattro nuove aree ortive: l’orto nel parco urbano, l’orto nel giardino pubblico, l’orto temporaneo e l’orto tra le case. 


 



Tipologia tesiProgetto urbanistica
Download{fileUploaded}
Download
Foto
Copertina
Ultimo aggiornamento ( lunedì 04 luglio 2016 )
 
< Prec.   Pros. >
spacer.png, 0 kB

© 2024 Urbanistica, Paesaggio e Territorio
Joomla! is Free Software released under the GNU/GPL License.
spacer.png, 0 kB
spacer.png, 0 kB