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Nuova Casalmaggiore Stampa E-mail
Scritto da Damianos Damianakos   
giovedì 03 marzo 2016
Autore schedaShiyu Qi, Cristina Gandolfi
ToponimoCasalmaggiore (CR)
StatoITALY
Anno di progetto2015
Docente tutorProf. Paolo Ventura, Prof. Marco Cillis
CollocazioneIndipendente
Sito{sito}
IdrografiaSu grande fiume
Tipologia funzionaleGiardino
Abitanti25590
Superficie414 ha
Densità abitativa




 


Idea progettuale




L’idea
progettuale iniziale si basava sulla volontà di sviluppare una viabilità
interna che non fosse una maglia regolare e razionale, ma che prevedesse
continui cambi di direzione, strade curve e disallineamenti degli isolati per
creare nel visitatore un effetto sorpresa ad ogni passo compiuto.



La
città sarebbe diventata una sorta di labirinto dove il visitatore attua un
percorso che non sa dove lo porterà e solo “perdendosi” in questo percorso tortuoso
scopre casualmente le zone d’interesse della città: quali la piazzetta, il
giardino di quartiere, l’edificio pubblico o l’edificio commerciale.



Erano
stati pensati quindi dei quartieri esclusivamente pedonali in quanto questo
tipo di strade tortuose non avrebbero agevolato il traffico veicolare.






Parole chiave della filosofia del progetto



Scoperta - Partendo dalla
nostra idea iniziale di voler creare un labirinto dove le zone interessanti non
sono visibili subito da lontano ma devono essere scoperte (e sono quindi
inaspettate), abbiamo creato dei rioni esclusivamente pedonali dove il
visitatore può scoprire,muovendosi a piedi, i giardini nascosti che sono
all’interno dei moduli (composti da 2 o 3 isolati). Il rione è caratterizzato anche da strade
non rettilinee ma diagonali che permettono ancora di più questa idea di
scoperta. Sempre per questo motivo sono state
create delle piazzette con giardino interno recintate da edifici con portici
che non fanno capire subito da fuori che all’interno c’è una piazza con
giardino.



 



Radiale - Per la viabilità della città abbiamo preso riferimento
dalle città radiali come per esempio Palmanova (città di fondazione realizzata
nel 1593) perchè abbiamo un polo importante della nostra città che è la piazza
panoramica verso il fiume. Questa piazza diventa quindi il centro da cui
partono 5 assi radiali che si collegano alla strada extraurbana, che circonda
la città. Questi 5 assi individuano i 4 quartieri residenziali. L’asse centrale
collega la piazza amministrativa alla piazza della stazione e diventa la zona
commerciale della città. Sugli altri assi sono invece stati posti i servizi
“più alti” e gli edifici commerciali che sono in comune con i due quartieri
serviti dall’asse.



Sicurezza - Grande
importanza è stata data alla sicurezza delle strade grazie alla realizzazione
di rioni esclusivamente pedonali e all’utilizzo di una viabilità lenta a 30km/h
in tutto il quartiere.



La strada principale extraurbana da 70
km/h è stata spostata al di fuori della città per evitare che i pedoni
dovessero attraversarla (come avviene adesso a Casalmaggiore). E’ stata messa una fascia verde a
protezione dalla strada da 50 km/h per garantire la sicurezza degli abitanti
dei quartieri. I
servizi e i negozi all’interno del quartiere sono facilmente raggiungibili
(7/10 minuti a piedi) per evitare che l’abitante attraversi troppi incroci e si
metta in pericolo.



Autosufficienza - Si è voluto
creare una città che fosse indipendente dalle altre città più o meno distanti
per evitare di non doversi spostare per raggiungere i servizi, quali: ospedale,
zona sportiva fornita, polo culturale, zona industriale e zona commerciale che
creano anche  posti di lavoro all’interno
della città. Per questo motivo abbiamo deciso di
togliere la maggior parte delle frazioni di Casalmaggiore per evitare gli
spostamenti in macchina (quindi anche riduzione di CO2) dalle frazioni alla
città. Questa filosofia è presente anche nelle
Garden City, che a fine ‘800 si sviluppano per contrastare il degrado delle
città urbane e per conciliare le comodità della vita urbana con gli aspetti
tranquilli della vita di campagna.



La viabilità interna






 






La
viabilità interna si è andata a costituire partendo dal nodo centrale della
piazza da cui vengono fatti partire 5 assi che si collegano alla strada
principale extraurbana, e che vanno ad individuare i 4 quartieri residenziali.
Questi 5 assi sono collegati tra loro da stradeche vanno a costituire la
profondità del rione. Questo
tipo di città radiale è molto comune nella storia urbanistica, tra cui, per
citarne alcune: Vienna, Amsterdam e Palmanova. Il
rione di dimensioni quadrate con lato di 450 metri è composto da 8 moduli, a
loro volta composti da 2 o 3 isolati che si sviluppano attorno ad un cortile
pubblico interno di 40 x 40 metri. Si
è previsto un sistema di parcheggi sotterranei in modo che il rione sia
esclusivamente pedonale. I moduli tipo sono 2, uno
quadrato di 142 metri per 142 metri composto da 262 abitanti e uno di 135 per
220 metri composto da 341 abitanti.



La rete ecologica






 






La rete ecologica è un
sistema di collegamento e di interscambio tra aree ed elementi naturali
isolati, andando così a contrastare la frammentazione e i suoi effetti negativi
sulla biodiversità.
Una volta definito come suo
obiettivo prioritario quello della conservazione della biodiversità, si presta
ad andare a costituire un sistema paesistico capace di supportare funzioni di
tipo ricreativo e percettivo. Il miglioramento del
paesaggio infatti diventa occasione per la creazione, ad esempio, di percorsi a
basso impatto ambientale (sentieri e piste ciclabili) che consentono alle
persone di attraversare il territorio e di fruire delle risorse paesaggistiche
(boschi, siepi, filari, ecc.) ed eventualmente di quelle territoriali (luoghi
della memoria, posti di ristoro).



Partendo dal NODO PRINCIPALE del
bosco che è un’area ad alta naturalità, abbiamo creato una cintura di bosco che
circondasse l’intera città e che facesse da FASCIA TAMPONE tra la strada
extraurbana e la zona abitata e tra essa e la zona campestre.
Un’ulterioreBUFFER ZONE di 25
metri con alberi è stata posta anche tra la strada da 50 km/h el’inizio dei
quartieri residenziali.



 






Collegato al bosco abbiamo posto
il parco urbano che a sua volta è collegato al polo culturale immerso nel verde
e interamente pedonale. Dopo la piazza, lungo l’argine, abbiamo ancora una zona
densamente alberata in cui sono posti degli edifici. Al margine della città,
nella buffer zone,  vicino alla linea
ferroviaria abbiamo la zona sportiva anch’essa circondata da alberi e orti
urbani. Una fattoria didattica con frutteti è stata posta per connettere la
zona campestre al bosco e alla zona costruita. La rete ecologica penetra anche
all’interno della città attraverso un CORRIDOIO SECONDARIO costituito da una
strada-parco di larghezza di 25 metri e da stepping stones costituite da
giardini sfalsati, che collegano il parco urbano alla cintura verde. L’argine è
collegato alla pista ciclopedonale che circonda tutta la città all’interno
della fascia tampone, entra nel bosco e nel parco urbano per ritornare di nuovo
sull’argine. I campi sono stati delimitati da CONNETTORI di filari di alberi e
da siepi campestri costituite da alberi e arbusti.



Il parco urbano






 






Temi di progetto:



 



RELAZIONE
CON L’INTORNO




  • DIALOGO CON LA PIAZZA: non vi è una netta divisione tra
    parco e piazza, infatti esso entra a far parte della piazza attraverso una
    struttura gradonata che funge anche da seduta e costituisce uno dei possibili
    ingressi al parco.

  • DIALOGO CON IL BOSCO DELLA GOLENA DEL PO: il parco urbano è
    un tutt’uno con il bosco, infatti spostandosi verso il bosco la vegetazione del
    parco s’infittisce e cambiano le specie arboree riproponendo quelle già
    presenti nel bosco (pioppo bianco e nero, ontano nero, salice bianc, olmo,
    robinia e farnia).

  • DIALOGO CON IL QUARTIERE RESIDENZIALE A NORD attraverso
    l’uso di edifici con pareti verdi che affacciano sul parco e creano una
    relazione con esso.

  • WATERFRONT: dialogo
    con il fronte del fiume grazie al percorso panoramico pedonale e ciclabile che
    continua sia verso il bosco che verso la città.




 



-         PRESENZA
DELL’ACQUA:
(anch’essa importante per la mitigazione del microclima urbano
in quanto ha una bassa riflessione della radiazione solare): un LAGHETTO dalle
forme sinuose che riprendono quelle naturali.



LUOGHI
APPARTATI
: dove è possibile stare in solitudine e lontano dai luoghi più
rumorosi e di gioco: in questo parco vengono realizzati attraverso dei piccoli
tunnel ricoperti interamente da fiori di glicine e in cui sono presenti le
sedute.



LUOGO PER EVENTI: posto al centro del parco,può essere utilizzato per eventi e concerti
grazie alla presenza di un palco.



BAR CON
ESTERNO:
posto vicino al luogo per eventi.



DIVERSE
SPECIE ARBOREE E ARBUSTIVE:
il progetto prevede l’utilizzo delle specie
arboree presenti nel bosco golenale nel tratto vicino ad esso, mentre per il
resto del parco la scelta è stata libera in base a quelle utilizzate nei parchi
urbani e presenti nella pianura padana quali il platano, il carpino, la farnia,
la robinia, il ciliegio e il mirabolano. Sono stati scelti anche degli arbusti
con fiori colorati da porre all’interno delle “isole-aiuole” che separano il
percorso del parco, quali: amorfa, biancospino, fusaggine, ligustro e viburno
palla di neve.



PUNTI
PANORAMICI:
il progetto prevede delle strutture con rivestimento in legno
su cui è possibile salire e godere di diverse viste panoramiche sul fiume, sul
parco e la città.



PERCORSI:
il progetto prevede un percorso rettilineo centrale che parte dalla piazza e
continua anche dentro il bosco, e dei percorsi sinuosi rotondeggianti che
creano un effetto sorpresa per il visitatore.



Conclusioni






 






Il
nostro progetto per la nuova Casalmaggiore è volto a realizzare una città che
abbia un’ottima vivibilità,sicurezza e tranquillità che viene raggiunta
attraverso alcuni accorgimenti: l’allontanamento della strada statale
principale dal centro della città, una buffer zoneverde per contrastare l’inquinamento
atmosferico e acustico, la realizzazione di rioni e del centro della città
esclusivamente pedonali per favorire il silenzio e la tranquillità per le
abitazioni e per contrastare l’emissione di CO2 derivante dalle automobili, la
distribuzione dei servizi e degli edifici commerciali per tutto il quartiere in
modo che siano facilmete raggiungibili da ogni punto, la realizzazione di un
parco urbano e di giardini di quartiere di diverse dimensioni che permettono la
ricreazione e il relax degli abitanti.



Abbiamo anche cercato di non creare delle
differenze di tipo sociale/culturale tra periferia e centro della città,
utilizzando diverse tpologie di abitazioni all’interno dello stesso quartiere,
per non creare quindi dei “ghetti” (aree destinate ad un solo tipo di ceto
sociale) che portano inevitabilmente a delinquenza e degrado.L



e città di oggi si sono espanse senza un
progetto preliminare, a macchia d’olio, creando delle periferie frastagliatee
delle aree vuote inutilizzate o anche aree dismesse; mentre progettando una
città ex-novo abbiamo deciso la forma della città e gli abbiamo dato un ordine.



Una potenziale espansione futura potrebbe
andarsi a collocare a nord della città, a sinistra della linea ferroviaria, per
proseguire la filosofia del nostro progetto che vuole mantenere la linea
ferroviaria al di fuori del centro abitato. L’espansione dovrebbe comunque
essere progettata e rispettare delle regole per non far si che si creino
espansioni frastagliate, periferie senza servizi abbandonate a se stesse.



 


 



 



 



 



 



 



 



 


 



 



  



 



 




Bibliografia



Planimetria generale
Parco urbano
Cintura verde e rete ecologica
Sezioni stradali
Sezioni stradali2
Plastico
Ultimo aggiornamento ( giovedì 03 marzo 2016 )
 
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