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Nuova Correggio Stampa E-mail
Scritto da Damianos Damianakos   
giovedì 23 marzo 2017
Autore schedaF. Goldoni, S. Mancino, E. Rapicano
ToponimoCorreggio (RE)
StatoITALY
Anno di progetto2016
Docente tutorP. Ventura, I. Tagliavini, A. Di Paola
CollocazioneIndipendente
Sito{sito}
Idrografia
Tipologia funzionaleGiardino
Abitanti28246
Superficie435 ha
Densità abitativa





 



Per sviluppare il progetto della città, in seguito alle analisi svolte, abbiamo individuato i segni caratterizzanti del territorio. Per fare ciò ci siamo basati, sia sulle carte storiche di evoluzione del costruito, sia sugli elementi naturali che marcano il paesaggio, che su quelli artificiali. Il territorio della Pianura Padana, dove è collocato il nostro caso studio, è stato fortemente antropizzato durante i secoli, infatti gli elementi prettamente naturali scarseggiano. I segni caratterizzanti che siamo andati ad individuare sono quindi il tracciato stradale, che collega il comune di Correggio con i comuni circostanti e l’orditura dei campi coltivati. Guardando infatti come si sviluppa Correggio, si vede benissimo che si dirama lungo le vie di comunicazioni principali, ed è ben integrata con le coltivazioni circostanti. Come secondo passaggio, ci siamo interrogati sui confini della città. Essendoci posti l’obbiettivo di creare una città strettamente connessa all’ambiente, abbiamo individuato nel rettangolo aureo, la forma ideale della nuova Correggio. Le proporzione aurea infatti è una regola che si riscontra molto spesso in natura, inoltre è stata usata frequentemente dagli artisti, nella storia dell’arte e dell’architettura, per proporzionare le loro opere d’arte. Abbiamo dimensionato il rettangolo aureo sulla superficie di progetto di 5 km2, e siamo andati ad orientarlo secondo l’orditura dei campi, e secondo il tracciato stradale principale che taglia il comune: la provinciale di collegamento tra Carpi e Reggio Emilia. Una volta orientato, abbiamo disegnato la viabilità principale di collegamento tra i due poli di attrazione principali, ovvero i due comuni già citati, tracciando tre strade parallele tra di loro. Siamo andati poi ad individuare i sei quartieri che andranno a formare la città, cinque residenziali e uno industriale, dividendoli tramite strade dello stesso ordine delle precedenti. Dopo aver esaminato la carta della rete ecologica, abbiamo pensato al parco urbano come un parco lineare che tagliasse la città di in direzione Est – Ovest. Uno dei punti critici principali riscontrati nella carta, Correggio viene individuata come punto di frammentazione della rete, quindi abbiamo individuato in questa tipologia la scelta più adatta per collegare le due parti del sistema ecologico. Successivamente abbiamo collocato i servizi, i parchi di quartiere e la viabilità interzonale, in modo da servire equamente tutte le parti della città. In particolare abbiamo pensato ad un sistema di verde continuo e ininterrotto, caratterizzato da percorsi che permettono di attraversare tutta la città all’interno dei parchi, promuovendo un sistema di spostamento ecologico. Infine abbiamo tracciato la viabilità secondaria andando a definire gli isolati che formano la nuova Correggio.



 



Definizione del costruito



Per la progettazione dell’edificato e del verde ci siamo basati sul D.M. dell’aprile 1968 n. 1444, che tratta gli standard urbanistici. Il nostro intento progettuale è quello di edificare una città verde, quindi abbiamo dimensionato il costruito di conseguenza, inoltre gli altri elementi che abbiamo preso in considerazione sono i risultati delle analisi sulla popolazione, e il confronto con la città esistente. A Correggio sono presenti due scuole superiori, quattro scuole medie, un ospedale e quattro chiese principali che siamo andati a riproporre nel progetto.L’area totale dei servizi che risulta dai calcoli effettuati è pari a 719.875 mq, un dato coerente da quello imposto dalla normativa, la quale dice che ogni abitante deve avere a disposizione una superficie di 25mq, in questo caso quindi 750.000 mq per un totale di 30.000 abitanti. Abbiamo suddiviso i servizi in modo equo tra i quartieri, posizionandoli vicino alle aree verdi di quartiere, in modo da essere facilmente raggiungibili anche senza mezzi motorizzati, tramite i percorsi all’interno dei parchi. All’interno del quartiere 4, essendo centrale e con un buon affaccio sul parco, abbiamo posizionato i servizi principali, quali il municipio, l’ospedale e il polo scolastico superiore (condiviso con il quartiere 3). La città è inoltre dotata di quattro chiese, quattro scuole elementari, un polo sportivo, una stazione degli autobus e un polo culturale. Ogni quartiere invece è dotato di un asilo, una scuola materna, una scuola elementare e servizi amministrativi. Siamo andati a posizionare i servizi commerciali lungo le vie principali, distribuendoli in modo omogeneo lungo tutta la città.



 



Progettazione del verde



La nostra intenzione progettuale è stata quella di concentrarci sulla progettazione del verde e nel potenziamento della rete ecologica. La rete ecologica viene definita come un sistema interconnesso di habitat, di cui salvaguardare la biodiversità e si basa sulla creazione o il ripristino di "elementi di collegamento" tra aree di elevato valore naturalistico. In questo modo si forma una rete diffusa ed interconnessa di elementi naturali e/o seminaturali. Le aree ad elevato contenuto naturalistico hanno il ruolo di "serbatoi di biodiversità", mentre gli elementi lineari permettono un collegamento fisico tra gli habitat e costituiscono essi stessi habitat disponibili per la fauna, contrastando la frammentazione e i suoi effetti negativi sulla biodiversità. Gli elementi che formano una rete ecologica sono definiti dall’APAT (Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e per i servizi Tecnici) come segue:



- aree centrali (core areas): aree ad alta naturalità che sono già, o possono essere, soggette a regime di protezione (parchi o riserve);



- fasce di protezione (buffer zones): zone cuscinetto, o zone di transizione, collocate attorno alle aree ad alta naturalità al fine di garantire l'indispensabile gradualità degli habitat; fasce di connessione (corridoi ecologici): strutture lineari e continue del paesaggio, di varie forme e dimensioni, che connettono tra di loro le aree ad alta naturalità e rappresentano l'elemento chiave delle reti ecologiche poiché consentono la mobilità delle specie e l'interscambio genetico, fenomeno indispensabile al mantenimento della biodiversità;



- aree puntiformi o "sparse" (stepping zones): aree di piccola superficie che, per la loro posizione strategica o per la loro composizione, rappresentano elementi importanti del paesaggio per sostenere specie in transito su un territorio oppure ospitare particolari microambienti in situazioni di habitat critici (es. piccoli stagni in aree agricole).



Per la progettazione delle aree verdi abbiamo tenuto in conto di questa definizione, infatti il parco della Nuova Correggio non si interrompe mai e offre diversi tipi di ambienti e di vegetazioni autoctoni della pianura alluvionale, in modo da rafforzare le caratteristiche dell’habitat, andando a soddisfare uno dei punti del PTCP della provincia di Reggio Emilia. Le aree verdi si dividono in aree verdi di quartiere e parco urbano. Per la progettazione del parco urbano ci siamo ispirati principalmente a parchi già esistenti: il Sagrera linear park di Carlos Ferrater, il Red Ribbon Park a Qinhuangdao in Cina di Kongjian Yu, il Queen Elizabeth Olympic Park a Londra dello studio LDA Design e l’Avennida Chapul Tepec di FR-EE Arquitectos. Il parco si sviluppa lungo tutta la città in modo continuo e ininterrotto, infatti all’incrocio con le strade, il parco sale andando a creare delle collinette al di sotto delle quali sono collocati dei servizi ad uso collettivo, ovvero il polo culturale e il municipio e polo amministrativo, per finire, in direzione Carpi, nel polo sportivo. Le specie arboree del parco urbano sono quelle autoctone della pianura alluvionale, e in fioriture a bassa manutenzione. Nell’assonometria si può vedere come è strutturato il parco, nella zona delle alberature di confine abbiamo individuato una parte della cosidetta buffer zones della rete ecologica, a protezione della core areas, posta al centro del parco urbano, dove sono posizionate le alberature secondarie e le fioriture. Una parte importante del parco urbano sono anche i percorsi, divisi in due tipologie: quelli centrali, o relax, e quelli esterni, dove è possibile fare attività fisica; percorrendoli si arriva al polo est del parco dove è posizionato il polo sportivo. Un'altra caratteristica del parco sono le collinette artificiali che vanno a creare, insieme alle vasche d’acqua, degli habitat particolari: li abbiamo identificati quindi come stepping zones. I parchi di quartiere sono posizionati in aree che vanno a mitigare i grandi assi di comunicazioni e sono sempre posti in adiacenza ai servizi. Anche qui, come nel parco urbano, il segno che li caratterizza sono i percorsi, che attraverso queste aree verdi attrezzate, collegano tutta la città. Nei parchi di quartiere abbiamo posizionato delle alberature e delle fioriture differenti, qui si trovano infatti anche degli alberi da frutto e specie di altre tipologie.



 



Viabilità



La progettazione della strada fa riferimento a consolidati modelli definiti in sempre più precise normative che mirano, per esigenze di sicurezza e di funzionalità, alla specializzazione in ragione del tipo di traffico esercitato. Le caratteristiche della sezione stradale sono strettamente correlate alla funzione dell'arteria nelle sue relazioni con il contesto immediato e con la città in generale. La rappresentazione della sezione trasversale della strada evidenzia i seguenti elementi:



- Le varie fasce destinate al movimento dei differenti utenti: marciapiedi per i pedoni, carreggiate per i veicoli a motore, eventualmente articolate per la sosta, traffico lento e veloce, corsie riservate ai trasporti pubblici, piste ciclabili. Le carreggiate si modulano sulla larghezza standard del veicolo pari a 2,50 m con margine minimo tra un veicolo e l’altro di m 0,25 e m 0,50 tra corsia veicolare e marciapiede. I marciapiedi devono avere larghezza minima 1,50 m per permettere il transito dei portatori di handicap;



- Le alberature e il verde, nonché gli elementi di arredo;



- Le eventuali fasce di rispetto di uso pubblico e privato, le distanze dal filo stradale e la sagoma degli edifici prospicienti;



- Il profilo della carreggiata;



- Gli elementi tecnico – impiantistici di superficie;



- Le infrastrutture sotterranee.



La classificazione delle strade risponde alla necessità di conoscere, ordinare e razionalizzare il sistema della viabilità. Il codice della strada (art.2) distingue per la viabilità urbana ed extraurbana valida per tutto il territorio nazionale. In seguito alla definizione delle sezioni stradali siamo andati a definire il percorso dei mezzi pubblici. Abbiamo ipotizzato quattro Linee che servissero L'intera città, partendo daLLa stazione degli autobus posizionata nel quartiere 4. 



 



Conclusioni



Progettando la città di Correggio ci siamo confrontati con degli aspetti molto interessanti riguardanti l’ambiente e il rapporto che il costruito ha con il paesaggio. Abbiamo cercato di ideare una città a misura d’uomo a stretto contatto con l’elemento naturale, focalizzandoci soprattutto su come migliorare le problematiche riscontrate nella prima parte di analisi, legate alla scarsa pianificazione, alla scarsità della copertura vegetale e alle criticità riguardanti la rete ecologica.



 
Bibliografia
Inquadramento territoriale
Planimetria scala 1:5000
Planimetria scala 1:2000
Progetto del parco urbano
Sezioni stradali
Ultimo aggiornamento ( giovedì 23 marzo 2017 )
 
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